Marco Angius
Direttore - W Sito Web personale

Marco Angius ha diretto nei principali teatri italiani, tra cui il Teatro Regio di Torino, il Teatro Comunale di Bologna, il Teatro La Fenice, il Teatro Massimo di Palermo, il Teatro San Carlo di Napoli, il Teatro Filarmonico di Verona e il Maggio Musicale Fiorentino. A livello internazionale, ha lavorato al Teatro Real di Madrid, alla Staatsoper di Berlino, alla Royal Opera House di Londra, al Théâtre de la Monnaie di Bruxelles, al Théâtre des Champs-Élysées di Parigi e al Teatro de la Maestranza di Siviglia. Dal 2015 è direttore musicale e artistico dell’Orchestra di Padova e del Veneto, con cui ha realizzato numerose tournée e incisioni. La sua discografia, con oltre 30 titoli, spazia da Bach alla musica d’oggi e gli è valsa tre Premi Abbiati. Nel 2019 è stato nominato Commendatore al Merito della Repubblica Italiana dal Presidente Mattarella.

RECENSIONI
Carmina Burana
Teatro Comunale, Bologna
05/11/2024

“La direzione di Marco Angius nulla ha di teatrale, anzi è analitica fino alla spietatezza. Senza indulgere mai all’effettaccio, tentazione in cui, con un siffatto organico fra le mani, è facile (s)cadere. […] L’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna ha assecondato magnificamente la lettura asciutta e severa di Angius, restituendo alla partitura il suo impressionante rigore ritmico, le sue taglienti sonorità, il suo incedere inquieto e intimamente novecentesco, senza il benché minimo compiacimento.”

(Pierfilippo Baraldi, GBOpera)


La Porta divisoria / Il Castello del duca Barbablù
Teatro Verdi, Trieste
16/06/2024

"La direzione di Marco Angius, per entrambi gli spettacoli, è sicura ed appropriata. L’orchestra della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi segue bene le indicazioni di questo Maestro, profondo conoscitore della musica contemporanea, capace di distillare le dissonanze, esaltare i suoni più aspri, giocare con una ritmica ardita ma anche, soprattutto in ‘Il Castello del duca Barbablù’, di momenti di intenso trasporto lirico."

(Gianluca Macovez, La Platea)


"Donde lo spiazzamento comprensibile dell’ascoltatore (come avverte lo stesso Giraldi) di fronte ad una musica che sembra figlia o sorella della scuola di Darmstadt e del quasi coetaneo Maderna, irta di atonali striature, di sonorità aguzze, sulle quali lo Sprechgesang muove i passi di un inquietante stupore. Il merito precipuo è nella affilata, analitica lucidezza della direzione di Marco Angius, nella prova mirabile dell’orchestra e di un palcoscenico scattante e bene assortito.
E mentre Angius estrae dal grandioso organico strumentale tensioni drammatiche e ricchezza di tinte e di incandescenze (ancora magnifica l’orchestra triestina)...Successo invero clamoroso."

(Gianni Gori, Rivista Musica)


Dido and Aeneas / I sette peccati capitali
Teatro Comunale, Bologna
17/03/2024

"Musicalmente, Angius è riuscito a trasformare Didone in un'opera contemporanea: non solo inserendovi schegge di registrazioni di Luigi Nono (I canti di Didone, su testi di Ungaretti, del 1958) e di Giacinto Scelsi (Okanagon), ma restituendo a questo titolo il senso di un'opera aperta a ogni possibile lettura. Ne è nata una concertazione volutamente anti-barocca, come fosse nata sulle ceneri della partitura, che infatti non è mai arrivata a noi nella sua versione originale."

(Luca Baccolini, la Repubblica



" Il Direttore Marco Angius, per ridare vita all’opera, ha deciso di guardare alla musica contemporanea e lavorare non tanto per colmare vuoti, ma per renderli interessanti momenti di reinterpretazione creando qualcosa di sperimentale. La scelta, felice a mio avviso, di Angius è stata quella di utilizzare nei “vuoti” dei Cori di Didone di Luigi Nono su testi del 1958 di Ungaretti e brani di Giacinto Scelsi creando continuità nella partitura poggiandosi a note di basso comuni tra partitura esistente e innesti o unendo immagini presenti nel libretto originale di Nahum Tate e quelle di Ungaretti. L’esito degli innesti, sottolineati da cambi di luci, movimenti di mimi e elementi scenografici, è piacevole e stimolante. Molto coinvolgenti i momenti percussivi metallici di Nono e il lavoro fonico delle voci che creano grande tensione scenica nel momento in cui Enea deve prendere gravi decisioni. Di enorme bellezza il Song di Belinda successivo all’overture in cui Mariam Battistelli incanta letteralmente l’uditorio."

(Simona Sagone, RadioCittàFujiko)


"(Dido and Aeneas) Óptima la dirección de Marco Angius, que ha sabido insertar sapientemente las composiciones de Nono y de Scelsi, poner de relieve el carácter de los personajes y subrayar el gran trabajo del coro. (Die Sieben Todsünden) Magnífica la interpretación de Marco Angius de la partitura con una orquesta más numerosa"

(Magda Ruggeri Marchetti, Codalario


Ecuba,
Teatro Olimpico, Vicenza
11/06/2023

“Ottima la realizzazione musicale, affidata alla bacchetta sicura e incisiva di Marco Angius, che, alla guida dell’Orchestra di Padova e del Veneto, ha conferito alla narrazione una elegante tornitura classica. Ben calibrati gli impasti timbrici e le accensioni dinamiche, soprattutto nelle pagine che vedevano coinvolti gli ottoni, così come puntuale è sempre stata l’attenzione al canto."

(Fabio Larovere, Forum opera)

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